La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro…così scriveva J. Saramago e così stato per noi!
Dopo il viaggio dello scorso anno in Kerala, Chettinad e Tamil Nadu, alla ricerca dell’elefante nella foresta del Peryar, di un autentico massaggio ayurvedico e dei cavalli di terracotta collocati intorno ai templi di Ayyanar… anche quest’anno in India!
Affidati sempre all’esperienza e sapienza di Luca Borella di Voyage Personnalisés, che ha organizzato per noi, in maniera impeccabile, il viaggio nel leggendario Rajasthan, interpretando le nostre attitudini e passioni (in particolare la ceramica), proponendoci sistemazioni originali, fuori dalle rotte battute, con un itinerario che ha toccato le mete note ma anche le aree più rurali, che sono il cuore pulsante di questo Paese, in cui si incrociano sguardi, storie e tanta umanità.
Dalle “painted towns” dello Shekhawati, con i suoi unici haveli affrescati che abbiamo visitato con il disponibilissimo Arvind, proprietario del Chobdar Haveli, dove abbiamo alloggiato e cenato insieme, al magnifico Campo tendato della riserva naturale nella zona di Pali-Nimaji, dove abbiamo trascorso la fine dell’anno e visto l’alba del nuovo, immersi nel cinguettio di più di 200 specie diverse di uccelli, passando dai villaggi di tradizione tessile e ceramica arrivando fino alla porta del deserto, Jaisalmer, ospitati al Killa Bhawan, un heritage hotel sulla cinta muraria del forte ancora abitato, un luogo pieno di energia positiva e di anima…diretto da Luca e dalle ospitalissime persone del luogo che ci hanno fatto sentire “a casa lontano da casa”.
A chiudere il nostro viaggio l’approdo al deserto del Thar, tutto ancora da esplorare, su fidi e pacifici cammelli, per vedere il tramonto ed immaginare già il prossimo viaggio alla ricerca della bellezza e dell’autenticità, ovunque si possa ancora trovare, da condividere e raccontare…